La TV secondo ENI, quando il brand va online



13/01/2020 |

Talk, docufilm, ritratti, news in pillole. Un palinsesto televisivo declinato sul web e spalmato in orizzontale, on demand per soddisfare curiosità e interessi del pubblico che naviga in rete.

È la brand TV di Eni, la società del cane a sei zampe, una delle più grandi aziende italiane per fatturato  - e tra le principali compagnie petrolifere al mondo - che a San Donato Milanese ha aperto i suoi studi televisivi.

«La tv, in sinergia con digitale e social, sta vivendo un seconda giovinezza – ha detto il direttore della comunicazione esterna di Eni Marco Bardazzi al Sole 24 Ore – così abbiamo deciso di intercettare i nostri pubblici anche attraverso l’elemento che oggi sta riscontrando maggiore attenzione, ossia il video».

Una scelta che solo in apparenza può sembrare controcorrente: Redbull, Visa, IBM dopo le prime esperienze televisive hanno oggi i loro studi con tanto di crew, registi, cameraman, redattori. E sono solo alcuni dei marchi che hanno deciso di autoprodurre la loro comunicazione.

Il video, numeri alla mano, si conferma una scelta vincente, al punto che il 90% delle maggiori aziende a livello mondiale ha il proprio canale YouTube.

Ma la piattaforma di Google non è più sufficiente: il video deve essere presente sui siti e sui portali delle aziende, deve essere parte integrante del progetto di comunicazione e non limitarsi a pubblicizzare un prodotto o un servizio.

Una tendenza che in casa Eni sembrano aver ben chiara: se a metà degli Anni Cinquanta la strategia di comunicazione esterna dell'azienda guidata da Enrico Mattei si basò (anche) sulla fondazione di un quotidiano come Il Giorno, sessant'anni dopo la rivoluzione passa attraverso tre parole chiave: web, tv, brand.

Due gli argomenti centrali delle produzioni Eni: ambiente ed energia. Declinati sotto forma di storie, interviste, approfondimenti, con l'ambizione di creare una piazza di discussione e dibattito, accompagnando il pubblico attraverso temi che – specie negli ultimi mesi – hanno popolato le prime pagine dei giornali e riempito i contenitori televisivi.




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