Troppe fake news, Stephen King chiude il profilo Facebook



06/02/2020 |

A volte ritornano. A volte, invece, vanno via. Stephen King saluta i suoi 5 milioni e mezzo di followers e chiude il profilo Facebook. L’addio al social network di Mark Zuckerberg è arrivato 1° febbraio via twitter.

«Non mi sento a mio agio con il flusso di informazioni false che sono consentite nella propaganda politica – ha scritto Stephen King nel suo tweet – e non mi fido della capacità di Facebook di proteggere la privacy degli utenti».


Troppe fake news e poca riservatezza, lamenta lo scrittore. E punta il dito contro la scelta di Facebook di non passare sotto la lente del fact-checking le dichiarazioni dei politici che pubblicano post a pagamento, criticando anche la microprofilazione che il social metterebbe in pratica, utilizzando per gli spot politici informazioni personali degli utenti.

Proprio Nick Clegg, responsabile degli affari globali e del team di comunicazione, aveva annunciato l’estate scorsa la linea di Facebook: tutto ciò che un politico pubblica è di pubblico interesse e non va quindi censurato. Il contrario di Twitter, che cinque mesi fa ha vietato gli spot di natura politica.

Una scelta, quella di King, che arriva dieci mesi prima delle elezioni presidenziali americane e diventa un caso. Politico, prima di tutto, perché assume –ancora una volta- i toni di una presa di posizione forte nei confronti di Donald Trump, i cui messaggi e campagne social hanno più volte suscitato critiche per i contenuti opinabili, i modi discutibili e la risonanza che proprio la rete ha garantito alle sue dichiarazioni.

Tra Stephen King e Donald Trump, poi, non è mai corso buon sangue. Il primo, a pochi giorni dall’elezione del tycoon alla Casa Bianca, in un’intervista al Washington Post, aveva messo nero su bianco il suo pensiero: «niente mi fa più paura di una presidenza Trump». Il presidente, dal canto suo, aveva provveduto a bloccare l’account twitter dello scrittore già nel giugno del 2017.

Ora, l’addio a Facebook diventa un endorsment proprio per Twitter. «Seguitemi su Twitter (me, e Molly, la Perfida), se volete», ha scritto sempre King, rilanciando anche l’account ufficiale di Molly, la sua Corgie.

L’account @StephenKing conta anche qui più di 5 milioni di follower: un successo forte di cinquecento milioni di copie vendute in tutto il mondo che dagli scaffali delle librerie e delle biblioteche si è presto spostato in rete. E che proprio l’addio (motivato) a Facebook potrebbe far crescere ulteriormente.




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